Il Giardino di Ninfa - Lazio Experience
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La splendida Oasi Naturalistica tra Cisterna di Latina e Sermoneta è una città medievale con tanto di ruderi di un castello, mura, municipio restaurato e resti di chiese ed edifici civili, il tutto immerso in un giardino paradisiaco, unico al mondo, dove un tempo regnava la palude e ora cè il fiume Ninfa, i ruscelletti, il lago e fauna variegata.
Monumento Naturale Regionale dal 2000 questo luogo incantato alberga in otto ettari circa 1300 piante ed essenze floreali provenienti da ogni parte del mondo, in un habitat che le rende rigogliose: salici, pioppi, olivi, aranci, limoni, melograni ma anche aceri nipponici, betulle boreali, alberi dei tulipani, aceri dello zucchero, bambù, ciliegi cinesi, calle etiopiche e il pioppo nero duecentenario; e ancora, rose, garofani, papaveri, peonie, begonie, lavanda, salvia e rosmarino.
Il martin pescatore, l’assiolo, il picchio rosso, il passero solitario e il falco pellegrino, convivono con il tasso, l’istrice, la volpe, la faina, il riccio e la donnola nel “giardino più bello e romantico del mondo” per The New York Times.
La storia di questo luogo inizia a metà dell’VIII secolo, quando fu donata dall’Imperatore di Costantinopoli a Papa Zaccaria. Da allora fu proprietà dei Conti di Tuscolo e dei Frangipane, per essere poi distrutta dall’imperatore Federico Barbarossa, prima di passare ai Conti di Ceccano e agli Annibaldi e, infine, divenire feudo della famiglia Caetani. La città fu nuovamente distrutta nel 1382 e abbandonata.
Solo nel 1921 Ninfa risorse, grazie a Gelasio Caetani e, successivamente, Roffredo e sua moglie Marguerite Chapin, che si dedicò alla cura del giardino. La magnificenza dell’attuale Oasi naturalistica è dovuta a Lelia Caetani che lo rese una creazione sui generis, non coincidente con modelli o mode del tempo. Lelia e il marito, Huben Howard, aprirono il Giardino di Ninfa prima a pochi estimatori e poi a un pubblico più ampio, e istituirono la Fondazione Caetani che tuttora gestisce il Giardino e le Rovine di Ninfa.
Nel 2018, il Giardino di Ninfa è entrato a far parte del Sistema dei Parchi Letterari, per essere stato la musa ispiratrice di scrittori e poeti del calibro di Virginia Woolf, Giuseppe Ungaretti e Alberto Moravia. Il Parco Letterario è intitolato a Marguerite Chapin. Dal 2019, una giornata al mese è dedicata a visite speciali incentrate su questo aspetto curioso: gli attori della compagnia teatrale di Latina “La Bottega” raccontano questo luogo attraverso le parole di poeti e scrittori. Questo percorso culturale è affiancato a eventi nel Parco di Pantanello.
Tra i riconoscimenti al Giardino di Ninfa: nel 2015, ha vinto il concorso Il parco più bello d’Italia nella categoria Parchi Privati, prevalendo su circa 1000 gioielli naturalistici dello Stivale; nel 2018, conquista il secondo posto all’European Garden Award nella categoria L’eredità europea dei giardini e del giardinaggio, un premio attribuito dall’EGHN – European Garden Heritage Network con i 190 parchi e giardini in 14 paesi d’Europa.
La visita guidata al Giardino di Ninfa è consentita da marzo a novembre
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